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Vincenzo da Udine |
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il 14/11/2024 17:17:48 |
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Un saluto a tutti voi. Il mondo del calcio è profondamente cambiato. I nuovi padroni del calcio, sono per lo più fondi d’investimento internazionali, che hanno,
principalmente, amore e passione per il business. In Italia i tifosi più intransigenti non riescono ad adeguarsi a questa realtà e quando una squadra non rende per come dovrebbe, guardano con nostalgia ai presidenti di una volta che ci mettevano anima, passione e pure soldi. Nel caso del Palermo, Renzo Barbera prima ma soprattutto Zamparini , che ha portato a Palermo, gioco spettacolare e giocatori sconosciuti, diventati, grazie anche a l’esperienza fatta a Palermo, grandi campioni. Questi fondi stranieri da un decennio hanno “puntato” il campionato di serie A iniziando a comprare squadre, per lo più blasonate come Milan, Inter, Roma, più recentemente Atalanta, Venezia, Fiorentina, Genoa fino a spingersi a comprare società di categorie inferiori, anche di C, intuendone potenziali non completamente espressi, sia dal punto di vista sportivo che finanziario. Grazie a questo fenomeno finanziario molte società di B ,di proprieta straniere, puntano ad andare in serie A, molto più di come succedeva in passato,rendendo più complicato vincere il campionato. Ora si che ha senso dire che la B ,di fatto, è veramente una A2. Il City Group ha comprato il Palermo quando era in C, ritrovandosi di fatto, quando è stato ufficializzato l’acquisto, qualche mese dopo, ad aver acquistato una squadra in B, dopo la cavalcata trionfale dei play off. Spendendo per l’acquisto non più di 15 milioni. Io penso che se il City Group dovesse portare il Palermo dove è stato capace di fare Zamparini il Palermo potrebbe arrivare a valere almeno 150/200 milioni. Soprattutto se il City Group riuscirà a risolvere, in una maniera o nell’altra, la questione stadio. Se questa verosimilmente è la prospettiva, considerando che il City Group ha comprato il Palermo a luglio del 2022, ed essendo passati solo due anni e mezzo dall’acquisto, sicuramente al City Group, anche se anche quest’anno , il Palermo non dovessevandare in A, non la vedranno come una cosa drammatica. Mentre noi tifosi continuiamo a parlare di fallimento. Anche a fronte degli investimenti fatti per il centro sportivo di Torretta e gli investimenti fatti per allestire le 2 squadre di Corini e quella attuale di Dionisi. A occhio e croce Il City Group ha già investito, a spanna, 80/ 100 milioni di euro. Intuitiva e’ la distanza tra la prospettiva del il City Group e quella di noi tifosi. Le aspettative però secondo me sono coincidenti perché sia noi che il City group vogliamo al più presto andare in A, anche se per motivi diversi : noi per amore, loro per mettere a frutto i loro investimenti.
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